26 ottobre 2013

Monte Stelleto, Giogana e Montolano

Organizzare un escursione non è così facile come sembra, soprattutto se si parla di MTB. Si devono cercare percorsi a salire il più possibile pedalabili e trail a scendere non da "corda doppia". Se per la seconda, soprattutto per chi ha una discreta tecnica non è un grosso problema, almeno nel nostro territorio, per la prima tante volte si hanno dei problemi salvo salire su asfaltate o doppiare in giornata talune carrarecce. Fortuna vuole che chi come me e chi vede la MTB come me, trova normale spingere la propria MTB laddove non si riesce o per questioni fisiche o per questioni ambientali a pedalarla. Solo così l'escursione si riesce a organizzare. Senza preclusione a nulla. Senza l'assillo del doverla fare in bici a tutti i costi. Senza l'assillo del tempo. Senza l'assillo della quotidianità.
E' proprio così che nascono giri come quello che abbiamo fatto attorno alla zona dell'Alpe di San Benedetto. Giri potentissimi, duri, affascinanti e caratterizzati da quel periodo magico che si chiama autunno, dove ogni singola foglia compone quel mosaico strabiliante del "fall foliage".

E' lunedì e dopo oltre un mese e mezzo che Marco è stato via per lavoro in Australia, lo risento al telefono. Io sto lavorando in zona Borgo San Lorenzo a far pulizia lungo gli alvei dei fiumi e il livello dell'acqua, con le piogge che sono cascate nella nottata tra il 20 e il 21 di ottobre, sono saliti a dismisura e non si lavora. Fatto sta che io e Palì decidiamo di farci un giretto a piedi e nel mentre decidiamo anche che sabato, sempre approfittando del fattore "treno", si può fare un bellissimo giro in tecnicolors attraverso l'Alpe di San Benedetto.